ALLUVIONE SENIGALLIA:REPORT 4

Report 13/5/2014 Senigallia

Per quanto riguarda la mia attività della giornata, la mattinata trascorsa al COC ha visto un paio di interventi su vittime dell’alluvione, attività varie di programmazione tra cui una riunione  per la valutazione delle modalità di pubblicizzazione del servizio offerto alla cittadinanza ed una con il dr.  Giovannetti e la dr.ssa Seri della Direzione Sanitaria dell’Ospedale. Questo è stato un passo importante perché ha visto riconosciuta un’istanza, di cui l’ARES si è fatta portavoce, e che evidenziava una lacuna nella dislocazione dei punti di ascolto. Stabilita ed validata la presenza di uno psicologo  presso il triage ho effettuato lì il mio turno pomeridiano. Ed ho ritrovato tutte le procedure e le modalità che caratterizzano l’identità e l’operato dello Psicologo Ospedaliero dell’Emergenza. Ho avuto modo di fare colloqui spontanei e destrutturati con i pazienti in attesa ed anche con alcuni sanitari. In particolare ho effettuato un intervento su un medico che si è trovato in grave pericolo durante l’alluvione. Il clima con cui la mia presenza in quel presidio è stata presentata e accolta è stato davvero favorevole senza preclusione di nessun spazio, compresi gli ambulatori di trattamento. La faccia sorridente del nostro Matteo Catozzi, operativo ed efficiente come sempre, nonché presentato (come se non lo sapessi gia!) dagli altri sanitari come una vera “perla” ed il saluto caldo del nostro Martino Marconi “ma noi non ci siamo incontrati all’aeroporto di Tacloban??” (come dire il baretto dietro l’angolo..) sono stati il valore aggiunto. Quello sufficiente per sentire che “casa” è ovunque un cuore azzzurro/puffo batte all’unisono con il tuo.

Invece la  prevista riunione, delle ore 21, con i medici di base è stata, all’ultimo minuto, rinviata causa l’allerta relativa ad  un’ulteriore ondata di maltempo, che per fortuna non si è tradotta in altri danni.

A seguire il report di Carla Piccinini che, nella riunione di coordinamento, si è fatta promotrice di due  importanti richieste, riuscendo ad ottenere l’approvazione di entrambe. La prima, come spiegherà meglio con le sue parole, riguardante l’istituzione di unità mobili sul territorio e la seconda la possibilitá di inserire, all’interno delle stesse, la figura dell’assistente sociale, per l’ARES coperta dalla socia Fausta Ascoli. Nonostante le difficoltà che ancora gravano sull’organizzazione, in continua rimodulazione,  e le differenti prospettive ed esperienze pregresse, che a volte rallentano e complicano gli operati, il coordinamento  interno (non scevro di accesi quanto proficui confronti) del gruppo psicosociale, sempre supportato dai “numi tutelari” Mario ed Olivia, permette di operare con agilità e precisione. La prossima settimana arriverà a darci manforte, oltre a Fausta, anche Eleonora Rossini, benvenute ad entrambe! Concludo con l’augurio, da parte di tutti,  che  Annalisa Cardone possa risolvere le questioni che la impiegano altrove ed tornare con noi operativa.

A presto,

Dorotea Ricci